La storia di Davide
Era una mattina come tante altre nell’ “arena” dell’Ironman,in mezzo a laghi e montagne che creavano un’atmosfera elettrizzante.
Davide sapeva che era il giorno che avrebbe cambiato la sua vita.
Come un moderno Eroe, si era preparato non solo con fatica e sudore, ma anche con una strategia segreta: l’iperidratazione, una tecnica poco conosciuta e poco utilizzata che avrebbe potuto essere la chiave per la vittoria.
Davide, con il viso segnato dalla determinazione, si trovava in mezzo a centinaia di atleti, tutti pronti a sfidare i propri limiti.
Ma lui aveva qualcosa in più: una conoscenza approfondita del suo corpo e delle sue reazioni in condizioni estreme.
L’atleta, sempre alla ricerca di metodi innovativi per migliorare le sue prestazioni, aveva scoperto un approccio rivoluzionario alla preparazione pre gara.
Si trattava di un’attenta gestione dei fluidi corporei, un metodo che prometteva di espandere il suo volume sanguigno e migliorare la termoregolazione. Era una tattica non convenzionale, un segreto ben custodito che molti atleti non avevano ancora sfruttato appieno.
La sua scoperta era giunta quasi per caso, frutto di lunghe ore trascorse a studiare articoli scientifici, a dialogare con esperti in fisiologia sportiva e a testare su se stesso diverse strategie.
Davide era consapevole che ogni dettaglio poteva fare la differenza in una competizione estrema come l’Ironman, dove il fisico e la mente sono spinti ai loro limiti.
La gestione dei fluidi corporei, in particolare, aveva attirato la sua attenzione: una danza delicata tra idratazione e prestazione fisica che poteva portare a risultati straordinari se eseguita correttamente o trascinarlo nel baratro qualora avesse sbagliato qualcosa.
Con la sua tipica meticolosità, Davide aveva iniziato a sperimentare, registrando diligentemente ogni variabile: da quanto e quando beveva, alle risposte del suo corpo in termini di temperatura, frequenza cardiaca e livelli di energia.
Aveva scoperto che modificando il timing e la composizione dei suoi liquidi, poteva non solo migliorare la sua resistenza, ma anche gestire meglio la temperatura del corpo, cruciale durante le lunghe ore sotto il sole battente.
Questa nuova conoscenza era per Davide come una mappa di un territorio inesplorato, pieno di potenziali trappole ma anche di tesori nascosti. Era consapevole che questa scelta avrebbe potuto allontanarlo dalle convenzioni, esponendolo a rischi e dubbi. Tuttavia, il suo spirito di esploratore e la sete di superare i propri limiti lo spinsero ad accettare questa sfida.
La decisione di adottare questa tattica non era soltanto un cambiamento nella sua routine di allenamento; era una dichiarazione di indipendenza, un passo fuori dalla zona di comfort, un vero e proprio appello all’avventura.
Davide era pronto a seguire questo nuovo sentiero, guidato dalla sua curiosità e dalla sua insaziabile voglia di scoprire fino a dove poteva spingersi. Era l’inizio di un viaggio che avrebbe messo alla prova ogni fibra del suo essere, un percorso che lo avrebbe portato a confrontarsi non solo con gli avversari, ma anche con se stesso e i limiti del possibile.
Con l’avvicinarsi del giorno della gara, Davide si immerse completamente in questo nuovo regime.
Le sue sessioni di allenamento divennero più intense, ma era la sua attenzione al dettaglio nella gestione dei fluidi che davvero lo distingueva.
Ogni bicchiere d’acqua, ogni sorso di bevande elettrolitiche venivano calcolati con precisione, come se fossero ingredienti di una ricetta magica che avrebbe trasformato le sue prestazioni.
Questa meticolosità non passò inosservata. I suoi compagni di allenamento e allenatori scrutavano con ammirazione e una punta di scetticismo la sua routine. Ma Davide non si lasciò scoraggiare. Sapeva che nel mondo dello sport, come in tanti altri ambiti della vita, sono le piccole innovazioni, spesso inaspettate, a fare la differenza.
Il giorno della gara, Davide si presentò al via non solo fisicamente preparato, ma armato di una fiducia che solo la conoscenza profonda del proprio corpo e delle proprie capacità può dare.
Mentre gli altri atleti si concentravano sul ritmo e sulla strategia di gara, Davide sapeva che la sua arma segreta risiedeva nella gestione dell’idratazione. Era come se avesse scoperto una nuova dimensione nella preparazione atletica, una che gli avrebbe permesso di mantenere un passo costante e sostenuto lungo tutto il percorso.
Durante la gara, mentre gli altri lottavano con la fatica e l’usura, Davide sembrava navigare attraverso le sfide con una facilità sorprendente.
Ogni transizione, ogni chilometro, era un elogio alla sua preparazione e alla sua strategia.
Quando finalmente tagliò il traguardo, non solo aveva raggiunto un risultato personale straordinario, ma aveva anche dimostrato il potere di una preparazione scientifica e personalizzata.
La vittoria di Davide nell’Ironman non fu solo un trionfo fisico; fu la celebrazione di un approccio innovativo e intelligente allo sport. Aveva dimostrato che, anche in un campo dominato da forza e resistenza, la scienza e la strategia giocano un ruolo cruciale.
La sua storia è un’ispirazione per molti, un esempio di come la passione, unita alla conoscenza e all’innovazione, possa portare a conquistare vette che sembrano irraggiungibili.
E mentre Davide festeggiava il suo successo, sapeva che la vera vittoria era stata nel viaggio, nella scoperta e nell’essere diventato un pioniere in un mondo dove il limite tra il possibile e l’impossibile è sempre in movimento.
Il segreto di Davide
Ti è piaciuta la storia di Davide? Ti piacerebbe sapere finalmente qual è il suo segreto?
Bene, è arrivato il momento di svelarlo. Dietro la sua incredibile performance nell’Ironman si nasconde un approccio scientifico avanzato all’idratazione: l’uso del glicerolo.
Il concetto chiave qui è l’iperidratazione, un processo che aumenta il contenuto d’acqua del corpo al di sopra dei livelli normali.
Questa strategia, scientificamente fondata, è stata utilizzata da Davide per espandere il suo volume sanguigno e ridurre l’osmolarità plasmatica.
Il risultato? Una migliore termoregolazione e un conseguente incremento delle prestazioni atletiche. Diversi studi hanno dimostrato che l’iperidratazione può portare a tassi di sudorazione più alti, temperature corporee inferiori e minori frequenze cardiache durante l’esercizio, riducendo così lo stress termico e cardiovascolare.
Per raggiungere questo stato, Davide ha adottato una tecnica particolare: l’ingestione di grandi volumi di acqua o soluzioni acqua-elettroliti arricchite con glicerolo nelle ore precedenti la gara.
Il glicerolo, un composto che viene rapidamente assorbito nell’intestino tenue e si distribuisce in maniera uniforme in tutti i compartimenti fluidi del corpo, crea un gradiente osmotico che migliora l’assorbimento dell’acqua nei tubuli renali.
Questo porta a un livello di iperidratazione che, se mantenuto correttamente, può offrire significativi vantaggi durante l’attività fisica intensa.
Nonostante il glicerolo fosse stato inizialmente proibito dalla World Anti-Doping Agency per le sue proprietà di espansione plasmatica, che potevano teoricamente mascherare la presenza di altre sostanze proibite, è stato successivamente rimosso dalla lista dei prodotti proibiti nel 2018, a seguito di studi che hanno minimizzato i suoi effetti sul volume plasmatico e sui parametri del “Passaporto Biologico dell’Atleta”.
Come applicarlo
Se vuoi anche tu diventare come Davide, ecco come potresti utilizzare il glicerolo per la tua preparazione atletica:
- inizia consumando glicerolo in un dosaggio di circa 1 g per ogni chilogrammo di peso corporeo, abbinandolo a 1-2 litri d’acqua.
- Questa combinazione dovrebbe essere assunta circa 1-3 ore prima dell’allenamento o della competizione.
- È fondamentale monitorare la tua risposta a questa strategia, in quanto ogni atleta può reagire diversamente.
Tuttavia, per assicurarti di implementare questa tecnica in modo sicuro ed efficace, personalizzando ogni aspetto della tua programmazione in base alle tue esigenze specifiche, ti consiglio di contattarmi.
Puoi scrivere a roberto@undertraining.ch oppure, per una consulenza gratuita e immediata, compila il form cliccando qui.
Sarò felice di aiutarti a pianificare dettagliatamente la tua preparazione, assicurandoti di ottenere i migliori risultati possibili, proprio come ha fatto Davide.
Se ti stai chiedendo quale glicerolo scegliere, questi possono essere per te:
Un caro saluto e “Sempre in forma”
Roberto Pusinelli
DOTTORE IN SCIENZE MOTORIE
MASTER IN NUTRIZIONE E DIETETICA
Esperto in dimagrimento e anti-aging
Health connector (mi interfaccio con tutte le figure professionali nell’ambito della salute e della performance per trovare la soluzione migliore al raggiungimento del tuo obiettivo)
IG: @roberto_pusinelli_rowing
Bibliografia:
Sport Nutrition – Jeukendrup, Gleeson