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Quella prodigiosa polvere bianca

Marco e Giovanni sono due  nuotatori master di un piccolo paese vicino al lago.

Giovanni è alto e slanciato  mentre Marco è un po’ più basso ma con una potente  muscolatura.

Nuotano assieme da quando erano bambini.

Ora, all’età di 43 anni  continuano a gareggiare nella loro categoria cercando di  migliorare le prestazioni, nonostante l’avanzare degli  anni.

Marco è aiutato nella sua  ricerca del risultato da un nutrizionista, preparatore  atletico che gli organizza in maniera minuziosa  alimentazione e allenamento.

Essendo anche uno sportivo d’Élite, il nutrizionista di Marco comprende bene le sue esigenze e cerca di inserire nella programmazione tutte le ultime evidenze scientifiche nel campo dell’alimentazione e dell’allenamento, che aiutano Marco a farlo migliorare anche nei cosiddetti “Marginal Gains”.

Giovanni è il compagno di allenamento di Marco ma anche di bevute. Proprio per  questo motivo Giovanni è il principale nemico di Marco perché cerca sempre di portarlo sulla cattiva strada.

Giovanni, non ha mai avuto problemi di aumento di peso e di prestazione, è una persona sicura di sé perché riesce a raggiungere il top anche senza impegnarsi troppo.

Ha sempre battuto Marco fin  da quando erano bambini.

Marco purtroppo è l’esatto opposto. Ingrassa facilmente e per migliorare deve fare grandi  sacrifici.

Negli anni passati ha cercato più volte di battere Giovanni.

Marco si ricorda ancora quella volta quando al campionato nazionale, nella gara dei 200 m stile, partì alla grande ma verso fine gara le gambe e le braccia, piene di acido lattico, cedettero clamorosamente sotto i colpi di rincalzo di Giovanni.

Ore 7:00 del mattino di una calda giornata.

Calda non solo perché la temperatura è alta, ma anche perché Marco e Giovanni si stanno preparando per una delle gare più importanti della loro vita.

Marco sta sistemando gli  ultimi indumenti nella borsa.

Controlla gli occhialini, la cuffia e inizia a pensare a come svolgere al meglio questa gara.

Sente che rispetto agli altri anni qualcosa è diverso, ha cambiato il suo atteggiamento, è seguito per quanto riguarda allenamento e alimentazione, questa volta vuole veramente andare a battere il suo amico  Giovanni.

Oggi infatti è una giornata  particolare, ci si appresta a competere nella finale del  campionato nazionale e Marco vorrebbe raggiungere il tempo di qualifica per partecipare ai campionati mondiali master.

Tutta la preparazione viene fatta come da indicazioni del suo nutrizionista.

Un solo dubbio frulla nella sua testa…

Uso o non uso questa sostanza?

Suonano alla porta. Giovanni è venuto a prenderlo per andare assieme alla gara.

Marco lo invita ad entrare e mentre Giovanni varca la soglia, nella mente di Marco riaffiorano le sconfitte che il suo amico gli ha inflitto negli anni passati.

Il pensiero di perdere ancora una volta, inizia a far mettere da parte l’indecisione di Marco nell’utilizzare la polvere bianca.

“Ancora qualche secondo per pensarci, dai…”

Si ricorda molto bene le parole del nutrizionista dopo la prima volta che, usando quella sostanza, qualcosa non era andato per il verso giusto.

Purtroppo quella volta Marco aveva sbagliato i tempi…

Il nutrizionista, si era  raccomandato più volte di  usare la polvere incapsulata e prenderla 2 ore e mezza prima della gara, con una buona quantità di carboidrati e continuando a bere molta acqua.

Marco, per la fretta, non l’aveva ascoltato ed è successo il patatrac.

La peggior gara  della sua vita!
Crampi addominali,  spossatezza, disidratazione.

Giovanni si appresta a raggiungere Marco in cucina.

Alla sua vista la mente cancella ogni dubbio. “O la va o la spacca!” pensa Marco mentre inizia a ingurgitare le capsule.

Giovanni raggiunge la soglia della cucina ed esclama: “che… hai mangiato pesante ieri sera?“

I due salgono in auto e si apprestano a raggiungere il campo di gara.

L’atmosfera è quella dei grandi eventi, tante persone sono venute a seguire la gara, tanti  atleti si stanno scontrando per ottenere una qualifica al  mondiale.

Finalmente ci siamo, inizia la gara!

I due amici si trovano fianco a fianco.

L’odore di cloro pungente penetra nelle narici di Marco.

Un rapido check per capire se è pronto. Il battito aumenta man mano che si avvicina ai blocchi di partenza.

“Calmati“, si ripete  costantemente.

I piedi prendono contatto con il blocco ruvido, quasi spiacevole come sensazione al tatto.

“Take Your Mark!“

La voce del giudice risuona nel palazzetto.

Beep! Si parte!

Il tuffo di Marco non è dei migliori, probabilmente la tensione gli ha giocato un  brutto scherzo.

Resta attardato alla prima  virata.

Giovanni è in seconda posizione, ma sta aumentando e inizia ad attaccare la testa di serie.

4-5-6 bracciate e Giovanni è primo alla virata dei 100 m.

Marco per colpa della partenza sbagliata è attardato al quarto posto.

Questo è il momento nel quale l’acidosi “manda in fuoco“ i muscoli di gambe e braccia; iniziano a non rispondere ai comandi.

Il cervello chiede  costantemente di mollare.

Giovanni è sempre primo, ma inizia mostrare qualche segno di cedimento.

La nuotata non è più fluida come prima.

E il nostro Marco?

Check!

Marco ascolta il suo corpo e, ormai vicino all’ultima virata, dovrebbe sentire anche lui il bruciore!

Invece…

Invece no, questa volta si sente strano, diverso.

Sente che ha ancora benzina in corpo.

Che la polvere bianca abbia avuto davvero effetto?

Marco inizia la sua progressione, i primi quattro sono tutti attaccati.

Giovanni cede il passo, ma resta al secondo posto.

Marco ora è terzo, vicinissimo al suo amico.

Giovanni si accorge dell’arrivo di Marco, ma non si spaventa…

D’altronde, in più di trent’anni di nuoto assieme non l’ha mai battuto.

Questa volta però sta  succedendo qualcosa di strano.

Marco accelera costantemente e supera Giovanni.

Mancano gli ultimi 20 metri.

Solo ora Marco sente quella
sensazione di bruciore che lo  fermava ad ogni gara…

Ma oggi è diverso!

Riesce a resistere gli ultimi metri e conquista una medaglia d’argento che vale oro!

Non aveva mai battuto Giovanni e la gioia è ancora più grande dell’aver raggiunto il secondo posto ai campionati nazionali.

Inoltre, il tempo raggiunto da Marco gli permette di staccare il biglietto per i mondiali  master.

Iniziano i festeggiamenti!

Giovanni abbraccia Marco e gli chiede: “come hai fatto?“

Marco risponde: “ho mangiato pesante ieri sera, ma non dirlo a nessuno!“

La storia di Marco e Giovanni ci insegna due cose molto importanti:

  1. Se vuoi ottenere qualcosa nella vita non devi mai mollare, anche se  l’obiettivo ti sembra irraggiungibile.
  2. Per ottenere risultati importanti devi lavorare minuziosamente su tutti i particolari.

È stato un piacere raccontarti questa storia.

Un caro saluto e sempre in forma!

Come?

Vorresti sapere cos’era la polvere bianca?

Era bicarbonato!

Il classico bicarbonato che si usa per ridurre l’acidità di stomaco.

Vuoi scoprire come puoi usarlo anche tu per battere i tuoi avversari?

Intanto ti posso dire che puoi assumerne 300mg per Kg di peso corporeo 2h e 30’ prima della gara.

Ma non dirlo a nessuno 😉

Se vuoi invece conoscere tutto, ma proprio tutto, su questo supplemento allora leggi anche questo articolo sul Blog di Undertraining che offre maggiori approfondimenti sull’argomento.

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