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Quando l’acido lattico ti fa fermare dal dolore: sai come combatterlo per vincere la gara?

Sei agli ultimi metri di una gara molto combattuta.

Il tuo rivale più temuto ti è alle calcagna e sembra che non ne voglia sapere di cedere il passo.

Il caldo torrido rallenta i tuoi riflessi e offusca la mente.

Manca poco, ormai è fatta  200 metri e sei tu il campione.

Ultimi passi verso il traguardo, il tuo avversario parte con uno scatto fulmineo ma tu rispondi subito all’attacco e gli tieni testa.

150 metri!

Le gambe iniziano a bruciare, il “fuoco” si fa sempre più intenso.

I movimenti iniziano ad essere impacciati.

Ma ormai mancano 100 metri!

Una voce dentro di te ti sprona a non mollare ma ce n’è un’altra devastante che ti  racconta che stai per morire!

Il tuo corpo è infido!

Manda ai cervello dei segnali talmente potenti che la tua materia grigia non vorrebbe fare altro che fermarsi.

50 metri!

La voce che ti vuole vedere mollare si fa sempre più insistente.

Le gambe non girano più, il tuo avversario è a un piede di distanza.

Il bruciore è troppo forte.

Ci provi in tutti i modi…

Nulla da fare!

Il tuo avversario ti ha battuto di 10 centesimi. Un nulla, un capello.

Chissà quante volte ti è  capitato di vivere una situazione simile.

Essendo atleta di canottaggio e gareggiando a livello internazionale, questa è una sensazione che ho vissuto centinaia di volte.

A volte va bene e vinci la gara, altre volte va male e cadi nel baratro della depressione post prestazione.

Ma è possibile che si debba sempre soffrire così tanto quando a livello muscolare si crea una fatica indotta dall’aumentare delle velocità di gara o dall’accumulo di cataboliti (sostanze non  sempre gradite dal nostro organismo)?

Forse no! E oggi sono qui per svelarti l’asso nella manica che utilizzo quando voglio dare una spinta in più ai miei atleti!

Nulla di illegale, non  preoccuparti.

È qualcosa però che non tutti conoscono o non utilizzano nel modo corretto.

ATTENZIONE! Questo segreto funziona solamente se prima si fa tutto il resto nella maniera adeguata.

Alimentazione, allenamento, riposo, mental training, tutto deve essere al proprio posto e poi questa sostanza più darti quel qualcosa in più che può fare la differenza.

Questo supplemento fa parte di quei famosi marginal gains che possono fare la differenza tra il vincere o perdere una gara.

Vediamo un po’ come funziona questa sostanza e cosa puoi fare tu per “fartela amica”.

All’interno delle nostre cellule muscolari, quando la richiesta di energia è più elevata di quella che si riesce a produrre con l’utilizzo dell’ossigeno, si iniziano ad accumulare ioni H+ (idrogeno) che fanno diminuire il PH rendendo l’ambiente acido.

In situazioni di acidità elevata, le cellule muscolari non lavorano efficacemente e si  instaura quella sensazione fastidiosa di bruciore che  compromette inesorabilmente la prestazione.

Fortunatamente, i nostri  muscoli hanno a loro disposizione delle sostanze  tampone che vanno a cercare di mantenere in equilibrio il PH cellulare.

Una di queste importanti  sostanze è la carnosina, che troviamo all’interno del petto di pollo e in animali marini che vivono spesso in carenza  d’ossigeno.

La carnosina infatti, li aiuta a rimanere a lungo in apnea, senza soffrire gli effetti deleteri della carenza di ossigeno.

Stai pensando che allora  basterà assumere carnosina o mangiare un sacco di animali che ne contengono in quantità elevata o allenarsi in apnea per diventare dei campioni anche sulla terraferma?

Purtroppo la situazione non è proprio così semplice.

Anche se gli apneisti hanno dei quantitativi maggiori di carnosina all’interno delle loro cellule e possono rimanere in ipossia (carenza di ossigeno) per molto più tempo di me e te messi assieme, ti posso  assicurare che il quantitativo non è sufficiente per ottenere l’effetto di riduzione del  bruciore muscolare che  vogliamo ricercare.

Posso confermarti questo perchè, anche con le Campionesse del Mondo Livia Bregonzio e Alessia Zecchini che seguo con alimentazione e integrazione, dobbiamo utilizzare un’altro supplemento per aumentare i livelli di canosina e migliorarne le
prestazioni.

Un’altro grosso problema che dobbiamo affrontare è che, se assumiamo carnosina per via orale ci sarà un enzima che andrà a dividerla in altre due sostanze e il nostro tentativo di migliorare la performance sarà vano.

Il primo consiglio che dovrai seguire è quello di NON acquistare integratori di  carnosina perchè butteresti via solo soldi.

Dobbiamo quindi andare a scoprire da cosa si forma la carnosina e come possiamo aumentarla.

La carnosina è formata da due Amino Acidi (AA): l’istidina e la beta alanina.

Di questi 2 AA l’istidina è presente in quantitativo  abbondante mentre l’AA carente è la beta alanina.

Ecco svelato quindi il  supplemento segreto che può aiutarti a diventare un atleta  migliore.

A questo punto dobbiamo chiederci se basta assumere una dose sola di beta alanina per ottenere il risultato.

Purtroppo no.

La ricerca scientifica ha  valutato che sono necessarie dalle 4 alle 10 settimane per aumentare la concentrazione di beta alanina nel muscolo del 30-50% e ottenere l’effetto tampone sugli ioni H+.

Il dosaggio ottimale è di 6 grammi al giorno e valutandolo in termini di peso corporeo sono circa 65mg/Kg.

Attenzione però, una dose elevata di beta alanina può causare qualche effetto  collaterale.

Nulla di grave per intenderci, ma si potrebbero avvertire delle leggere parestesie (formicolii) a livello muscolare.

Per evitare questo problema, è sufficiente suddividere il quantitativo durante la  giornata, valutando qual è il
quantitativo massimo  sopportabile dal tuo  organismo.

Non essendo un problema né grave né duraturo quello dei formicolii, ti consiglio  un’assunzione di 2 g ai 3 pasti principali.

Facendo così non dovresti avere problemi, ma sono stati rilevati alcuni casi nei quali le parestesie si sono presentate con dosi intorno agli 800mg.

In una situazione del genere, puoi provare a dividere le assunzioni in dosi ancora più piccole, fino a non percepire più questa sensazione.

L’importante sarà raggiungere il quantitativo giornaliero indicato.

Una volta che hai fatto un ciclo completo di 4-10 settimane, il tuo organismo tornerà ai valori precedenti di carnosina in circa 15 settimane.

Interessante questo dato perchè ci fa intuire che la beta alanina può essere ciclizzata  all’interno della nostra programmazione annuale dell’allenamento.

Un ultimo dato interessante è che, nel caso tu sia una donna o segua una dieta vegana, potresti ottenere un’efficacia maggiore dalla  supplementazione di beta alanina.

Infatti, il contenuto di  carnosina in questi 2 gruppi è risultato minore rispetto a quello di chi consuma carne e pesce che ne contengono in buone quantità.

Ora che conosci uno dei segreti per spingere i miei atleti oltre i loro limiti, puoi iniziare a metterlo in pratica per diventare ancora più forte.

Ma non finisce qui!

Esiste un’altra sostanza che abbinata alla Beta alanina può incrementare, e di molto,  l’effetto sulla prestazione di durata da 1 a 7 minuti.

Vuoi sapere di che cosa si tratta?

Siccome questa è un’altra storia, te la racconterò in un altro articolo che posterò prossimamente!

Se vuoi scoprire come diventare un atleta ancor più forte di come sei oggi,  allora unisciti a noi: scegli il programma From Zero To Hero e diventa anche tu un super atleta!

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